
Eccoci arrivati all’ultima puntata della rubrica SEO.
Per concludere la prima stagione della rubrica (che dite, è il caso di rinnovare per una seconda ? ) oggi ti parlerò di 10 cose che considero discutibili per la SEO.
Discutibili nel senso che siamo qui per discuterne appunto e capire se sono da cancellare dalla propria memoria in stile Man In Black con il cosino che “sparaflesciava” (cit.) luce o meno.
10 robe da SEO discussione
1. Validità dell’Alexa Rank
Si tratta di un indicatore che misura il traffico sviluppato da Alexa, una società sussidiaria di Amazon. Specialmente in ambito editoriale ha una certa importanza per rivolgersi ai centri media e racimolare un po’ più di investimenti pubblicitari.
IMHO lato SEO non ha alcuna validità (se non è di Google, ignoralo) ed è poco affidabile.
2. I siti in flash
Al di là del fatto che un Web Designer ora come ora ve lo sconsiglierà, per la SEO un sito in flash è una rottura di scatole. Non che sia impossibile da posizionare ma complica tantissimo la vita.
IMHO è una roba più che obsoleta, considera anche che i dispositivi Apple non vedono flash e mezzo mondo ha un i-qualcosa.
3. La fobia del Page Rank
Hai visto come il Page Rank sia alle fondamenta dell’algoritmo di Google.
IMHO però non è tutto e lo denota il fatto che ci sono siti con PR basso meglio posizionati rispetto gli altri. Nella SEO ci sono 200 e rotti fattori, non considerarne solo uno per quanto fondante sia.
4. Tutto è CMS
I Content Management System come WordPress o Joomla sono una manna dal cielo per costruire dei siti dinamici ma non è vero che lato SEO contano solo questi.
IMHO un buon sito statico potrebbe avere persino più vantaggi come la velocità: essendo più snello di un sistema di gestione di contenuti ricco di plugin.
5. Content is the king
Capisci a me, in questo senso io sono monarchico. Il contenuto è molto importante se non fondamentale per un sito che si rivolge agli utenti e non solo alla mera SEO.
IMHO però ci sono SERP in cui c’è lo schifo in prima pagina. E ok che “non dobbiamo farlo pure noi”: il Contenuto è Re ma solo se viene insediato bene sul trono.
6. Social è la nuova SEO
La SEO non serve più, adesso ci sono i social network!
IMHO l’ottimizzazione sui motori di ricerca è una cosa, i SN sono un’altra. Spesso ci si incrocia e da questi incontri nascono buone cose ma perché un matrimonio funziona solo se si è in coppia (cit.).
7. AdWords influenza la SEO
Hai pagato un botto in annunci pubblicitari, migliorerà anche il posizionamento organico !
IMHO no, anche qua AdWords è una cosa, la SEO un’altra. Magari possiamo discutere sul fatto che in certe nicchie molto danarose se mi posiziono su “prestiti” con il mio blog sopra la banca che spende N soldi in annunci qualcuno rosica ma se vengo seccato c’è sempre il discorso che ho un sito costruito per guadagnare di AdSense.
8. Gli EMD diventeranno inutili
Conviene mantenere il brand e non la parola chiave esatta nel dominio (exact match domain) come “scarpe da corsa” o “pizzeria napoli”. Google lo dice da anni di favorire il marchio!
IMHO il mix è importante ma ci sono settori in cui l’EMD fa mezza SEO e questo non si può ignorare.
9. Google odia i SEO
Google è una Inc. e io, te siamo due mosche al confronto.
IMHO la SEO intesa da Google serve nell’ottica in cui riceve un aiuto nel miglioramento dei risultati restituiti all’utente. E’ la cattiva SEO, quella che forza alcuni fattori, che depreca. E poi stronca.
10. A te la parola
La decima SEO discussione la voglio lasciare a te, l’ultima parola che chiude questa rubrica SEO.
Spero che sia stata di tuo gradimento, già da ora ti ringrazio per avermi seguito e per tutte le condivisioni, i commenti e i feedback fatti.
Noi ci si vede in giro nel Web.
see ya 🙂

SEO e copywriter, lavoro in DEA Marketing S.r.l. e sono coordinatore del corso SEO Training. Quello che faccio in questo blog è cercare di dare il mio contributo alla Forza della SEO. Lo trovate su Twitter e su Google Plus