Benvenuto alla quinta puntata della rubrica SEO più smargiassa e brutalmente spiccia del Web.
La definisco così in modo tale da far smettere Dario di chiamarmi “professore” e permettere anche al cugino bimbominkia di capire che su Internet ci stai lavorando fino a tarda notte, non è che ti stai a fare due occhiaie così su Youporn.
Dato che siamo a metà dei post previsti (anche se sempre Dario asserisce che faremo millemila puntate più di Beautiful e Dragon Ball messi insieme), credo valga la pena fare un piccolo punto sui termini, un glossario SEO che fissa ancora meglio i concetti fin qui mostrati.
Al termine di ogni post finora ho inserito (e continuerò a inserire) un piccolo vademecum dei termini presenti e in questo post torniamo sui concetti principali, aggiungendone uno, proprio come si fa nei picchiaduro che il roster è sempre quello ma ad ogni nuova edizione infili alcuni personaggi nuovi.
Glossario SEO per Genius
SEO: Search Engine Optimization tradotto con ottimizzazione sui motori di ricerca.
IL SEO è quello che la applica.
LA SEO è l’azione in sé.
Il primo è l’ottimizzatore, la seconda l’ottimizzazione.
Comunque quello che ci interessa è che lo scopo delle attività SEO è quello di renderti più visibile sui motori di ricerca sparandoti alto e sopra i competitor per delle keywords di interesse.
Se vendi scarpe a Trento, probabilmente vorrai essere più visibile quando un utente cerca “scarpe a Trento” e non in 35sima pagina.
Search engine: Il motore di ricerca. Google. Quando cerchi qualcosa e ti serve un risultato. Il campo di battaglia di chi fa SEO.
Vedi, cugino, non esiste solo Facebook.
Keyword: La parola chiave. Il cuore pulsante della SEO, quella che l’utente inserisce per la sua ricerca nell’unico campo scrivibile della pagina di Google.
Sapere per quali parole chiave devi ottimizzare il sito è di vitale importanza.
Se vendi scarpe ma il tuo sito aziendale parla di gattini, beh abbiamo un problema.
SERP: Search Engine Result Page. Pagina dei risultati di ricerca. Quello che appare dopo che l’utente ha inserito il termine nel campo editabile di Google e ha cliccato “cerca”.
Dobbiamo apparire nelle prime (o meglio nella prima) delle N pagine che ci vengono mostrate per le parola chiave di nostro interesse.
Matt Cutts: spesso citato, vituperato o adorato dai SEO, è l’uomo che ha l’onere (leggi: rottura di Cutts) di fare da portavoce alle novità di Google che riguardano più da vicino la comunità SEO.
Potete seguirlo su Twitter con @mattcutts anche se IMHO l’account migliore è @MattCazzz
ROI: Return on Investment. Ritorno dell’investimento. Termine di marketing a indicare che se io investo in qualcosa, questa mi deve dare un ritorno misurabile.
Se no per buttare soldi tanto vale che grattugio un gratta&vinci che non si può mai sapere.
Conversione: Momento sacro in cui l’utente diventa cliente – o più in modo largo – compie l’azione per cui ho predisposto delle azioni di Web Marketing e SEO.
Va fissato a monte: essere primo sui motori di ricerca potrebbe non bastare se poi l’obiettivo è vendere il prodotto per la parola chiave di riferimento e il sito non è usabile.
Da qui se ne evince che chi fa SEO deve avere la pazienza dei santi visto che spesso e volentieri si trova a dover sfruttare competenze più alte di Web Marketing non preventivate all’inizio dei lavori.
PageRank: La spina dorsale di Google. Algoritmo sviluppato dai fondatori per valutare il sito attraverso non solo la quantità ma anche la qualità dei link che vi puntano.
Più un sito è meglio collegato con le realtà più autorevoli del suo settore e per le parole chiave di riferimento più sarà visibile per queste.
Detta terra-terra, l’innovazione della visibilità Web sta(va) in questo.
AdWords: Circuito pubblicitario di Google. I consulenti AdWords concorrono a un’altra gara, quella del posizionamento degli annunci sui box dedicati nelle SERP del motore di ricerca e in ogni sito affiliato (che può essere qualunque, anche il tuo, tramite il fratello gemello di AdWords, chiamato AdSense).
Si tratta di un’attività distinta dalla SEO vera e propria, insomma come la Formula 1 e la Daytona.
A new Challenger appears!
TrustRank: Algoritmo misterioso di Google che calcola l’autorevolezza del sito ma di cui non si conosce il funzionamento al 100%.
Un sito con un alto TrustRank è un po’ come quando Super Mario prende la stella: può fare quello che vuole, come vuole ed è inarrestabile.
Bisogna solo stare attenti a non perdere l’effetto che non è temporaneo come la stella ma se esageri..
Detto questo, noi ci leggiamo al prossimo post, come sempre lo spazio per i commenti è qui sotto!
SEO e copywriter, lavoro in DEA Marketing S.r.l. e sono coordinatore del corso SEO Training. Quello che faccio in questo blog è cercare di dare il mio contributo alla Forza della SEO. Lo trovate su Twitter e su Google Plus
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