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13
Lug

Startup in Italia

Come sapete ogni venerdì sul blog pubblichiamo un post su una startup. Alcune volte realizziamo una recensione, altre volte intervistiamo alcuni fondatori. Ci occupiamo di startup americane e startup fondate in Italia.

E ogni volta mi chiedo: perchè è davvero così difficile fare startup in Italia. O meglio cos’anno in più negli USA? cosa facilita così tanto l’apertura, e la fase di crescita e magari l’esplosione mondiale di queste startup ?

Mentalità

Sicuramente la mentalità italiana, che non prevede (almeno in teoria)  il fallimento, non aiuta. Il fallimento non viene visto come un’esperienza, che siamo sicuri non sia positiva, ma è sempre un’esperienza . In America tollerano il fallimento, e capiscono anche, che è una  parte del processo di crescita dell’imprenditore.

Vogliamo parlare di Angry birds ?

Gli sviluppatori hanno creato circa 50 giochi, prima di tirare fuori Angry Birds. I giochi precedenti, con il senno di poi, non sono stati fallimenti ma gli sono serviti per perfezionare l’ultimo, il successo planetario che tutti conosciamo.

angry birds

La mentalità delle banche poi, non ne parliamo. Le nostre banche di intraprendente, non hanno niente, non rischiano e danno soldi dietro solidissime garanzie. Le startup per definizione, sono ad un processo iniziale, non sono in grado di fornire le garanzie economiche che chiedono le banche.

Le storie di successo

in Italia abbiamo anche pochissimi casi di successo (parlo di successo mondiale) e questo non favorisce il movimento.

In America esistono esempi come:  Google, Yahoo Facebook e migliaia di altre startup che hanno sfondato in tutto il mondo. Questi casi di successo aiutano tutto il movimento.

Sono sicuro che startup di successo, hanno favorito la creazione di incubatori, hanno richiamato molti investitori e così via, modificando tutto il movimento delle startup.

loghi startup

Potremmo prendere l’esempio del Barcellona calcio in europa, tutto il movimento calcio è aiutato dall’ avere una squadra che negli ultimi anni ha vinto tutto, e che poi dà alla nazionale (campione del mondo ed europea) molti dei suoi giocatori.

Tutto il movimento migliora quando si raggiunge l’eccellenza.

Oltre a questo, c’è da pensare che non tutte le idee, sono brillanti, e non tutte meritano il successo. Ho letto di alcune startup totalmente inutili, per cui è normalissimo che non sia possibile che tutte arrivino al successo, è una regola di mercato.

Età dei fondatori

Le startup che ho nominato precedentemente, sono state fondate da ragazzi al college, per cui parliamo di ragazzi tra i 20-28 anni.

Da noi il discorso è diverso, molto diverso, in Italia i giovani imprenditori, sono quelli con età compresa tra 40-45 anni.

Fiscalità

E questo è davvero il tasto dolente. La fiscalità italiana è assolutamente il nemico numero uno delle startup. In America è tutto molto diverso, hanno delle tasse molto più basse,  hanno molte più agevolazioni, ed esistono stati dove la fiscalità è ancora più bassa della media degli USA.

Da noi in Italia, le agevolazioni sono pochissime, e la tassazione diretta ed indiretta è pressochè insostenibile da aziende giovani, e anche dalle aziende meno giovani.

Curve di crescita

Le startup hanno bisogno di tempo e sostegno per crescere, non si possono ottenere risultati in due mesi. Spesso sentiamo parlare di startup quando hanno successo, ma magari hanno un passato di 3 anni di tentativi.

curva di crescita di Pinterest

L’ultimo esempio che mi viene in mente è Pinterest, a noi è arrivata la notizia di Pinterest intorno all’inizio del 2012 (mese più o mese meno) ma loro erano circa 2 anni che avevano una curca di crescità, pressoché piatta. Poi hanno cominciato ad arrivare una sacco di utenti ed è arrivato il successo.

Qualcuno di voi ha altri punti da aggiungere ?

 

 

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